Quelli che …”dopo la Grecia”.
2015
Quante volte lo avrete sentito, quante classifiche avete scorso e visto il nostro Paese nella UE al penultimo o in alcuni casi tra gli ultimi posti. Noi siamo sempre quelli che ....per un motivo o per un altro veniamo dopo la Grecia. Quelli che veniamo condannati dall'Europa perchè non abbiamo rispettato questo o quell'altro.
Certo siamo quelli della pizza, mandolino, arte ...ma siamo anche quelli che abbiamo esportato anche la mafia. Siamo quelli del Rinascimento, Roma e la moda ma veniamo sempre descritti come quelli rozzi e senza alcun rispetto delle regole.
Allora riassumiamo un pò come e cosa abbiamo sentito dire di noi.
Iniziamo con la corruzione.
Si sono espressi sia un'organizzazione internazionale governativa (OCSE) sia una non governativa (Transparency international). Secondo l'OCSE (vedi articolo) noi saremmo al top della corruzione in Europa, primi in classifica insomma, e ne avremmo voluto farne a meno. Anche per Transparency International (vedi articolo) conferma questa analisi e noterete che i nostri amici di cammino sono sempre alcuni Paesi europei tra cui la nostra amata Grecia.
Un altro parametro è la libertà di stampa. Anche qui il nostro Paese non se la passa bene. Nonostante la Costituzione più bella del mondo, così affermano alcuni, siamo tra i Paesi meno liberi nel mondo. L'organizzazione non governativa Reporter senza frontiere, che si prefigge di tutelare la libertà di stampa nel mondo, ci pone nelle posizioni non proprio dignitose dopo paesi di basso livello come Corea del Sud e Cile e cosa abbastanza grave che questa volta la Grecia ci supera in Europa. Anche un'altra organizzazione non governativa (Freedom house) nel 2004 ci considerò come "parzialmente liberi" (vedi articolo).
Comunque al di là delle valutazioni che ci vedono soccombere impietosamente e delle condanne da parte delle varie istituzioni europee come la Corte dei diritti internazionali tanto per farne un esempio, la sensazione che l'Italia non spicchi per virtù è sotto l'occhio di tutti noi che ogni giorno ci lamentiamo di questo e di quello. Al di là di tutto ciò, nonostante la responsabilità sia, in primo luogo e direttamente, delle classi politica e dirigenziale che ci governano, non possiamo che autoflagellarci visto che quando dobbiamo decidere da chi essere governati facciamo noi le scelte. La mia idea di come vedo la situazione è molto semplice. Ogni cultura ha i suoi pregi e difetti, ha la possibilità di decidere del proprio destino e se questo è il nostro non è perchè ce lo impone la Germania o la Svezia ma perchè lo creiamo noi. Noi votiamo, noi dichiariamo le tasse e noi ci comportiamo in un modo piuttosto che in un altro quando camminiamo per strada. Per questo se l'Italia è in questa situazione la responsabilità è di tutti noi, insomma, ci meritiamo quello che abbiamo perchè siamo quello che siamo. Per risolvere i problemi globali del nostro Paese dobbiamo prima di tutto contribuire nel piccolo a risolvere i nostri personali. Attraverso i piccoli gesti quotidiani e considerare che quello che accusiamo nell'altro non sia presente in noi stessi. Metterci nei panni degli altri e riflettere a volte aiuta a lanciare meno pietre e cambiare i nostri comportamenti.
Quindi alla fin fine dobbiamo tifare per noi stessi e anche per la Grecia, perchè se la Grecia fallisce non ci sarà più nessuno dopo di noi.
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