Il buco

Mag
2009
13

scritto da on Attualità, Palermo

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13 maggio 2009. Assemblea sindacale del personale T.A. allo Steri (Sede amministrativo-gestionale dell'Ateneo di Palermo). Tutti daccordo i sindacati davanti a diverse centinaia di persone. La colpa è di chi sta ai piani alti del "palazzo", non certamente del personale tecnico amministrativo che tira con poco più di mille euro al mese. Mi domando se è corretto affermare ciò, è giusto che la colpa sia solo di chi prende decisioni politiche lontano dai centri di spesa? E' giusto che chi vermanete tocca con mano i soldi, gli amministrativi delle facoltà e dipartimenti, non abbia responsabilità? E' corretto accusare i "capi" e poi chiudere gli occhi quando ci passano sotto mano le carte con cui si spendono i soldi? Ma se il corpo docente ha benefici ben maggiori del personale T.A. ed è direttamente responsabile della maggior parte degli sprechi perchè solo ora ci si accorge di tutto ciò? I segretari di Dipartimento e dei Centri Servizi Generali cosa hanno fatto finora? Perchè non hanno denunciato ciò come si auspica la dott.ssa Marina Allotta che contraddicendo se stessa prima ammette la responsabilità del Direttore Amministrativo e del Rettore uscenti e poi chiede a tutti noi ..."di segnalare gli sprechi, perchè ci sono e sono molti e li vediamo tutti i giorni..."?
Mi domando come si attuerà una politica del risparmio se quando vengono destinati dei soldi alle strutture, pur non avendo a volte necessità di acquistare qualcosa si spendono lo stesso tanto per spendere "altrimenti si perdono" afferma qualcuno.
Io credo che il risparmio sia una questione culturale. L'italiano e ancor di più il meridionale non ha il senso dello Stato, non sente la cosa pubblica come sua. Siamo quelli che "tanto non pago io"; quelli che la bolletta non la pago io e quindi me ne frego di spegnere le luci anzi li accendo pure di giorno.
I fondi per la ricerca buttati a pioggia senza alcun ritegno e nessuna cernita o come dice qualche professore venuto dal lontano nord "perchè si hanno amicizie migliori".
Puntare il dito è semplice, guardarsi attorno sotto gli occhi a volte scomodo.
Il buco ora si vede, basta cambiare un direttore amministrativo e ciò che prima era sospetto ora è una realtà.
Ma chi doveva controllare? Possibile che nè la Corte dei conti nè il personale amministrativo che gira tra i muri del palazzo non si siano accorti di nulla? I sindacati, i rappresentanti del personale negli Organi Collegiali dov'erano?

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